Quanti vantaggi fiscali per Cristiano Ronaldo: con il ritorno al Manchester United può usufruire del bonus Res non Dom. Niente tasse sui redditi esteri.
Il ritorno di Cristiano Ronaldo al Manchester United rappresenta senza ombra di dubbio una delle operazioni di mercato più importanti dell’estate 2021, seconda solo al trasferimento di Messi al Psg. Il campione portoghese sembrava ad un passo dal City, poi ha scelto i Red Devils. E per Cristiano Ronaldo il Manchester United ha evidenti vantaggi… fiscali.
Quanto guadagna Cr7 allo United
Il portoghese ha firmato un contratto fino al 2024 con un ingaggio da 25 milioni di euro a stagione. Lo stipendio è meno consistente rispetto a quello messo sul piatto dalla Juventus, ma Cr7 resta nell’Olimpo dei calciatori più pagati al mondo.
Facendo un rapido calcolo, Cristiano Ronaldo guadagna circa 46 euro al minuto. 67.000 euro al giorno circa. Non male.
Cristiano Ronaldo al Manchester United anche per motivi fiscali (?)
Ma per Cristiano Ronaldo il passaggio allo United rappresenta un vantaggio anche in termini di tasse. In Italia, alla luce del Decreto Crescita, il campione portoghese ha versato appena 100.000 euro annui per gli incassi esteri. In poche parole, per quanto riguarda lo stipendio il regime fiscale era quello ordinario ma per quanto riguarda i soldi dello sponsorizzazioni, ad esempio, Cr7 se l’è cavata con un forfettario vantaggioso. E consideriamo che per personaggi del calibro di Cristiano Ronaldo le sponsorizzazioni sono la vera fortuna, in termini di introiti.
Se il fisco italiano ha aiutato Ronaldo, quello inglese è ancora più attraente. Infatti il campione portoghese può beneficiare del bonus Res non Dom. Si tratta del bonus riservato alle persone che vivono e lavorano nel Regno Unito ma con residenza fissa in un altro Paese. Con questo bonus Cristiano Ronaldo non pagherà nulla sugli introiti legati agli sponsor. Per il bonus in questione infatti i redditi esteri non vengono tassati. Non male neanche questo.